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Si è svolta a Foggia la XIV assemblea dell’Azione Cattolica diocesana

L'evento si è svolto alla presenza del Vice Assistente Generale Nazionale don Ugo Ughi

(pubblicato il 28-02-2011)
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“Freschezza post-conciliare attualissima”. È l’espressione usata da mons. Francesco Pio Tamburrino per definire l’Azione Cattolica nel suo intervento all’assemblea diocesana. Un incontro atteso con il Pastore della Diocesi nel momento in cui l’associazione del laicato cattolico verifica il cammino del triennio passato e rivolge lo sguardo al futuro. “Amare la vita, vivere la fede, l’impegno educativo dell’Azione Cattolica nella Diocesi di Foggia- Bovino”. È il tema scelto per l’assemblea e che i diversi relatori hanno sviluppato partendo dall’identità associativa, attualizzandola nel contesto odierno della Chiesa diocesana e della nostra società. Ad aprire i lavori è stato il Presidente uscente Giacinto Barone che non ha mancato di ringraziare la presidenza diocesana formata dai responsabili associativi e da altri collaboratori impegnati nelle diverse branche della vita diocesana. Barone ha sottolineato il periodo intenso vissuto durante l’ultimo triennio, caratterizzato da un intenso confronto e dal consolidamento dei rapporti con i responsabili parrocchiali. Inoltre, si è teso mettere al centro la persona e non le strutture.



Barone ha messo in evidenza il grande lavoro svolto dai vari settori verso il mondo giovanile, attraverso la realizzazione di momenti di spiritualità, ma anche di partecipazione negli organismi delle istituzioni cittadine. Un’attenzione particolare è stata rivolta all’ACR definita da Barone “viva e frizzante”. Il Presidente diocesano si è rivolto all’assemblea affermando che in questi tre anni l’AC è stata attenta alle sollecitudini del Vescovo e si pone al servizio di tutta la Chiesa diocesana, chiedendo, anche, di collaborare nell’ufficio catechistico. Di riflesso, mons. Filippo Tardio, Assistente Generale dell’AC diocesana, ha detto che la presenza dell’Arcivescovo è l’espressione alta della sua paternità e fiducia nei confronti dell’associazione. Il Vicario dell’Arcidiocesi ha rimarcato come “l’Azione Cattolica non è stimata perché non conosciuta abbastanza. L’esperienza associativa- ha continuato mons. Tardio- è quotidiana, feriale, senza clamore”. L’Assistente Generale ha chiesto ad ogni socio e, soprattutto, ai responsabili di avere a cuore la vita associativa senza copiare da nessuna altra realtà aggregativa, andando alle origini. Mons. Tardio ha indicato una strada le cui pietre miliari siano la forza di continuare a sognare; l’autenticità senza far sconti sull’identità; una fiducia sul campo e un attaccamento fedele alla vita della Chiesa.



Appassionato e ricco di riferimenti alla sua vita adolescenziale è stato l’intervento di mons. Tamburrino. “L’AC- ha esordito il Presule foggiano- è biologicamente legata alla Chiesa universale e diocesana. Oggi- ha detto Tamburrino- vi rafforzo e ravvivo il vincolo ecclesiale. Bisogna superare il disinteresse generale senza stravolgere la propria identità”. Facendo riferimento alla sua Lettera Pastorale, il Vescovo non ha mancato di affidare all’AC la cura dei giovani. Momento centrale dell’assemblea è stato l’intervento della consigliera nazionale Paola Di Lena. La delegata nazionale ha rimarcato come il momento assembleare sia non solo un momento in cui si rinnovano le cariche associative, ma anche un’occasione per rinnovare il pensiero. Di Lena ha evidenziato quattro falsi miti della nostra società: individualismo, immediatezza, banalità, eterna giovinezza. A questi falsi miti l’AC risponde con un impegno educativo fatto di formazione globale della persona e con la cura dell’interiorità, che non vuol dire essere staccati dal mondo, ma avere le radici in alto nel cielo e i rami verso terra. La cura della propria formazione associativa e spirituale passa attraverso dei percorsi fatti di silenzio, di preghiera, di partecipazione all’Ac, di educazione al bene comune, di ecclesialità, di rafforzamento dell’identità associativa e di popolarità. Un’Azione Cattolica di tutti e per tutti. L’assemblea moderata da Gianni Vitrani si è conclusa con un ampio dibattito sulla vita associativa.