PARROCCHIE

Sacra Famiglia

comune: Foggia (zona: Foggia – Sud)

Informazioni utili

Parroco: Mons. Vincenzo Identi
Indirizzo: Viale Leone XIII
Telefono: 0881778764
Altri dati:

Parroco: IDENTI mons. VINCENZO

Collaboratore parrocchiale: DE GREGORIO diac. MICHELE
 

Orari Sante Messe

Feriale: 18:30
Prefestivo: 18:30
Festivo: 20:00
Note:

Scheda Storica

L'Amministrazione dell'Istituto Poligrafico dello Stato, insediato nella periferia di Foggia nel 1936, realizzò non solo abitazioni per i dipendenti, che costituirono il Borgo "Costanzo Ciano", oggi "Borgo A. Diaz", ma fece costruire anche la chiesa per assicurare l'assistenza religiosa al personale.
La chiesa, dedicata alla S. Famiglia, fu progettata dall'Ing. Mons. Celso Costantino della Città del Vaticano e realizzata sotto la direzione dell'Ing. Umberto Zeni tra gli anni 1938 e 1939.
Per adornare la semplice aula di culto, la Pia Fondazione "M.G. Barone" regalò una tela che ritrae la S. Famiglia, opera del pittore foggiano Prof. G. Grilli.
Il 4.11.1940 Mons. Farina aprì ufficialmente al culto la Chiesa del Borgo col rito della benedizione.
L'assistenza spirituale agli abitanti del Borgo inizialmente fu affidata a Sacerdoti diocesani.
D.Nicola La Salandra e D. Michele Scotto.
Il 29.12.1941 Mons. Farina eresse la Chiesa a Cappellania Curata e tale rimase per molti anni.
Poiché nel dicembre del 1946 era stata eretta Parrocchia la Chiesa S. Maria della Croce, nel cui territorio era compreso il Borgo Diaz, dal 15.3.1949 la cura pastorale della Cappellania passò ai Sacerdoti Figli di D. Orione fino al 31.10.1955.
Infatti, dall'1.11.1955, dopo gli Orionini, il Sacerdote D. Vincenzo Forcella assunse la cura pastorale della borgata.
L'incremento demografico in quell'area periferica della Città, comprendente anche il Rione Martucci, spinse Mons. Lenotti ad erigere Parrocchia la Cappellania della S.Famiglia e il 2.2.1963, col parere favorevole del Capitolo Cattedrale, emanò la bolla di erezionee i1 31.5.1963 nominò lo stesso D. Vincenzo Forcella primo Parroco.
Nel comprensorio della nuova parrocchia vi è, il Borgo Tavernola, che aveva fino al 1968 una chiesa propria; per la precarietà delle condizioni statiche, il Consorzio di Bonifica di Capitanata, proprietario della chiesa, decise di abbatterla, impegnandosi a costruirne una nuova: l'impegno però non ha avuto seguito.
Il Rione Martucci, che faceva parte della Parrocchia S. Famiglia, dallo stesso anno, esattamente dall'8.12.1968 costituì territorio della Parrocchia Regina della Pace.
La Parrocchia, oltre la Chiesa ceduta dal Poligrafico alla Diocesi, è dotata di locali per l'ufficio parrocchiale e di un salone variamente utilizzato per adunanze, attività ricreative e culturali, ma è priva della Canonica e per ovviare a ciò l'Istituto Poligrafico concesse il 23.8.1940 gratuita locazione di un appartamento attiguo alla Chiesa.
Nel dopoguerra cessò la gratuità di locazione e l'Istituto Case popolari richiese il pagamento del canone di fitto.
Nel 1976,dal mese di giugno fino a novembre, la Chiesa fu chiusa per lavori di ristrutturazione e il salone fu temporaneamente utilizzato come luogo di culto.
Il Parroco D. Pasquale Casparrini, con la collaborazione del Prof. G. Zaccheria, decise di dare un definitivo assetto all'interno della Chiesa a cominciare dall'area presbiteriale, già parzialmente modificata secondo le norme della riforma liturgica, da D. Luigi De Stasio.
Fu abbassata di un gradino la superficie del presbiterio e quella della sede del celebrante, la mensa fu collocata al centro del presbiterio; la parete frontale, oltre che dal Crocifisso in bronzo, è adorna da due mosaici raffiguranti il Battesimo e l'Eucaristia, mentre nella navata vi sono due mosaici raffiguranti la S. Famiglia e S.Antonio da Padova.
Fu murata la porta laterale e fu eliminata la cappellina del SS.mo Sacramento.
Durante il suo ministero parrocchiale, don Osvaldo ha sostituito l'altare in pietra e il presbiterio è stato arredato di elementi liturgici lignei.
Ultimamente ha curato una migliore sistemazione dell' area adiacente alla chiesa e ha realizzato una casa di accoglienza per poveri: "Casa di Maria".