OMELIE

Annunciate con la vita il sorriso di Maria (Lc 1,26-38)

Omelia di Mons. Ferretti del 15-10-2016

Cappellina delle Apparizioni - Santuario Nostra Signora di Fatima

Carissimi,
risuoni in noi l’annuncio dell’Angelo: «Gioisci, piena di grazia, il Signore è con te».
Gioisci: la prima parola dell’angelo è un invito alla gioia, che quasi come un solenne ritornello attraversa i brani del Vangelo di Luca sull’infanzia del Battista come sulla nascita del Redentore. Vi annuncio una grande gioia, che sarà di tutto il popolo. Gioisci…«cosa dice l’angelo beato alla Vergine beata? Come le annuncerà la grande novella? Gioisci, ricolma di grazia. È dalla gioia che inizia, rivolgendosi a lei, colui che era il messaggero della gioia» (San Sofronio, Or. II in Annunt., 17). Gioisci…è la gioia del Messia che viene, è la gioia di Maria che compiace in tutto Dio, è la gioia che riempirà la terra. La Vergine è nella gioia perché Dio le comunica la sua; in lei si riflette il mistero dell’amore divino; nella gioia è impressa, come un sigillo, la sua vocazione materna e verginale, che trova compimento nella lieta notizia che è Gesù di Nazaret. Ancora vogliamo ridire, con lo Spirito e il cuore, il nostro: gioisci Maria, che milioni di labbra umane sulla terra ripetono, ogni giorno, in ogni specie di lingue e dialetto. Gioisci Maria…il cielo esulta e la terra stupisce; sparisce la tristezza e ritorna la gioia; scompare la tiepidezza e il cuore si infiamma d’amore; cresce la speranza, aumenta la consolazione. L’animo si rinnova nel bene, quando dico: Gioisci Maria e donami il tuo sorriso (cfr. Tommaso da Kempis).
Abbiamo bisogno tutti di quel sorriso che ha accompagnato il sì e che esplose nel canto del Magnificat. Fissiamo frequentemente il nostro sguardo sulla Vergine, cercando il suo sorriso. Non è questione di sentimentalismo, né di infantilismo, ma esigenza di quel legame insostituibile a colei che Cristo ci ha donato come Madre. Noi siamo la gioia che abita il cuore di questa Madre e non possiamo non essere i testimoni del suo sorriso. Nel sorriso della più eminente fra tutte le creature, a noi rivolta, si riflette la dignità di figli di Dio, fratelli di Gesù, una dignità che non abbandona mai chi è nel bisogno o nella malattia. Vi sono sofferenze che l’uomo non può sostenere da solo, senza l’aiuto della grazia divina. Chi potrebbe esserci allora più vicino di Cristo e della sua santa Madre, l’Immacolata? Vorrei dire, umilmente, a coloro che soffrono, che lottano e sono tentati di voltare le spalle alla vita: volgetevi a Maria! Nel sorriso della Vergine si trova misteriosamente nascosta la forza per difendere e custodire sempre il dono della vita. Cerchiamo la tenerezza di questo sorriso, cogliendo la gratuità dell’amore e realizzando ciò che a lei piace, grazie alle parole che lei stessa rivolse ai servi di Cana: «Fate quello che vi dirà» (Gv 2,5).

Vergine orante,
Madre sempre china sulle ferite dell’uomo,
alba di speranza:
lenisci e conforta ogni nostro dolore.
Per te salga a Cristo, tuo Figlio,
la nostra supplica accorata:
sia per tutti unica legge
il perdono e l’amore fraterno.
Vergine dal cuore umile e puro,
Madre della pietà immensa,
profezia del cielo nuovo,
tu sei presenza che illumina
e rasserena.
Prega per noi…prega con noi.