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L'Arcivescovo incontra le istituzioni per la Pasqua

Celebrato il precetto pasquale presso la sede della Provincia e del Comune capoluogo

(pubblicato il 22-04-2011)
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Santa Messa presso la Provincia di Foggia

“Maria allora prese trecento grammi di profumo di puro nardo, assai prezioso, ne cosparse i piedi di Gesù, poi li asciugò con i suoi capelli, e tutta la casa si riempì dell'aroma di quel profumo”. Queste le suggestive parole del Vangelo di mercoledì scorso che prefigurano la Passione del Cristo. Per l’occasione il nostro Arcivescovo Metropolita, mons. Francesco Pio Tamburrino, ha celebrato la Messa presso la Provincia di Foggia (Palazzo Dogana). Il gesto di Maria, ha spiegato il Presule, conduce sulla Via della Croce abbracciata da Gesù. “Maria compie un gesto messianico” e “profetico”, ha precisato il Vescovo. “Un gesto di amore”, dunque, che, secondo mons. Tamburrino, deve stimolare negli uomini una domanda importante sulla dimensione spirituale delle singole esistenze. “Questi giorni (della Settimana Santa n. d. r.) ci devono interpellare per scelte cristiane coerenti”, ha affermato l’Arcivescovo. Ciò significa che è necessario e urgente fondere vita privata e spirituale, affinché ogni gesto di vita concreta veicoli i valori cristiani. Un altro importante aspetto posto in evidenza dal Presule riguarda il tema della gratuità, che si sviluppa in un duplice senso: saper compiere gesti solidali e saper dire grazie. “Educare il cuore alla gratitudine”, quindi, significa aprirsi completamente al prossimo e accoglierlo nella nostra vita. Questa forma di educazione, infatti, sviluppa reti di solidarietà.

Per mons. Tamburrino, inoltre, è prioritario per ogni cristiano ringraziare Dio per tutti i doni che ci fa e per la vita stessa. Dio, ha puntualizzato il Vescovo, deve essere ringraziato perché ci ha donato il Suo Unico Figlio. Attraverso il sentimento di gratitudine a Dio, il cristiano si avvia e si predispone all’esercizio della carità verso il prossimo. In quest’ottica, gli eventi tragici che, negli ultimi tempi, stanno logorando il Mediterraneo, secondo il Presule, devono interpellarci come cristiani, impegnati a vivere con spirito di gratuità e amore.



Celebrato il precetto pasquale presso il Comune di Foggia

Si è rinnovato anche quest’anno il consueto appuntamento della S. Messa del precetto pasquale, presieduta dall’Arcivescovo mons. Tamburrino, presso il Comune di Foggia. Lo scorso 20 aprile infatti presso Palazzo di Città, nella prestigiosa Aula Consiliare, il Presule ha presieduto una celebrazione eucaristica a cui hanno preso parte le massime autorità cittadine, il Sindaco on. Gianni Mongelli, il Presidente del Consiglio Comunale Raffaele Piemontese, i consiglieri comunali, i dipendenti dell’amministrazione civica ed alcuni rappresentanti delle forze della Polizia municipale.

All’inizio della liturgia, mons. Tamburrino si è detto “emozionato nel celebrare in quest’aula” ed ha invitato i presenti a riunirsi “attorno all’altare per cercare le risorse spirituali necessarie all’impegno sociale e politico della città”. Nel corso della sua omelia, il Presule si è soffermato sul significato della festività pasquale, esortando a vivere con fede questa speciale ricorrenza liturgica: “La Pasqua – ha affrmato mons. Tamburrino – è un appuntamento importante per i cristiani, è un’occasione per poter ricentrare la nostra vita su Gesù Cristo che risorge per dare a noi solidarietà nelle nostre difficoltà”.

Proseguendo nel suo discorso, l’Arcivescovo ha lodato l’operato dell’amministrazione comunale: “So quanti problemi arrivano in quest’aula, ed io vedo la vostra buona volontà, il vostro impegno per la città di Foggia. Nella Pubblica Amministrazione quando c’è sinergia e quando si tiene presente il bene dei cittadini, tutte le diverse ottiche si possono raccordare in unità per risolvere le difficoltà della città”. Poi, l’attenzione del Presule si è spostata sui problemi del presente, sull’attuale emergenza dei profughi: “In queste settimane, arrivano nel nostro Paese migliaia di profughi. Dinanzi a questi arrivi, la comunità civile in Puglia si sta comportando in maniera egregia ed il Sud si sta facendo onore. Così come venti anni fa, ospitando i nostri fratelli albanesi, anche oggi noi meridionali siamo dei veri e propri modelli di accoglienza”.

Infine, nel concludere la sua omelia, mons. Tamburrino ha invitato gli amministratori comunali a collaborare con le realtà cristiane per far fronte insieme alle crescenti difficoltà della città: “Scorgo nel vostro operato, tanto spirito di sacrificio; i problemi di Foggia sono enormi. Come rappresentante della Chiesa locale, vi esorto a collaborare insieme perché il futuro porti un’alba di risurrezione a questa città”.