PARROCCHIE

B.M.V. Assunta in Cielo (Concattedrale)

comune: Bovino (zona: Bovino)

Informazioni utili

Indirizzo: Via San Marco, 1
Telefono: 0881966236
Altri dati:

Parroco: GABRIELLI don FRANCESCO PAOLO

Collaboratore Parrocchiale: DOTA don SANTE

Orari Sante Messe

Feriale: 09:30
Prefestivo: 19:00
Festivo: 11:30 19:30
Note: la S. Messa feriale si celebra solo il mercoledi

Scheda Storica

La prima originale cattedrale di Bovino risale all'epoca costantiniana.
Non si sa se fosse stata ricavata da antico tempio pagano o eretta ex novo.
Nel 663 d.C., quando l'esercito di Costante II, Imperatore romano d'Oriente, in guerra contro il Longobardi, invase le terre della Daunia e mise a ferro e a fuoco i centri abitati, Bovino fu assediata e incendiata e l' antichissima Cattedrale con altre magnifiche opere romane andò distrutta.
Ma dopo quel funesto evento, mentre i Greci riparavano le mura della città, i Bovinesi con pazienza ed alacrità si dettero alla ricostruzione e al restauro di tutti gli edifici pubblici e privati.
E la Cattedrale con l'annessa chiesa o cappella di S. Marco fu ricostruita sull'antica forma.
Dal 663 al 969 la Diocesi di Bovino rimase vacante e veniva amministrata dal Vescovo di Benevento.
Nel 969 riprese la sua piena autonomia con l'elezione a Vescovodi Giovanni I, a cui si vorrebbe attribuire l'ampliamento dell' imtica cattedrale, trasformandola nella forma e nello stile: a croce latina e a tre navate.
In realtà, la costruzione della nuova Cattedrale fu iniziata dal Vescovo Roberto III (1188- 1215) e portata termine nel 1231, durante il governo pastorale di Pietro I.
La Chiesa fu costruita secondo lo stile romanico pugliese.
Progettista e direttore dei lavori fu Mastro Zano, che nella fabbrica utilizzò residui di templi pagani e di privati e pubblici edifici armonizzandoli col materiale dell'antica cattedrale.
La chiesa o cappella di S. Marco, eretta verso la fine del XII secolo e solennemente consacrata dal Vescovo Roberto III, con la partecipazione di altri sei Vescovi, il 18.6.1197, fu armoniosamente incorporata nella nuova struttura, caratterizzata da pianta a croce latina, con tre navate e cupola centrale.
Il coro ligneo di pregiata fattura, risalente all'epoca della nuova cattedrale, distrutto da un incendio verso la fine del XVI secolo, fu successivamente ripristinato dal VescovoPaolo Tolosa ai primi del XVII secolo.
Nel secolo XVIll, imperante lo stile barocco, molte chiese furono trasformate.
Anche Mons. Antonio Lucci (1729-1752) trasfonnò l'interno del Duomo adeguandolo allo stile del tempo con la creazione di pilastri e di volte a botte e decorandolo con stucchi ornamentali; fece costruire anche un artistico altare marmoreo nel "Cappellone", dove sono le tombe dei Vescovi di Bovino.
Nel 1890 il Duomo fu dichiarato monumento nazionale.
Dopo il terremoto del 1930, Mons. Francesco Petronelli, Vescovo di Avellino e Amministratore Apostolico di Bovino, fece riportare il Duomo allo stato originale, affidando la direzione dei lavori all'Arch. Carlo Ceschi, e il 5.10.1936 lo riconsacrò.
Negli anni 1950, 1964, 1976 e 1984 furono svolte missioni parrocchiali predicate da missionari religiosi.
Nel 1958 ad opera del Capitolo e dell'Arciprete fu installato un monumentale organo della Ditta Ruffati di Padova e nel 1967 si provvide all'impianto di riscaldamento, realizzato dalla Ditta Bini di Trento.
Il 10giugno 1970, con Breve di Papa Paolo VI, la Cattedrale fu dichiarata Basilica Minore.
Nel 1980 il Prof.G. Zaccheria di Foggia provvide alla protezione della vetrata istoriata del rosone realizzata nel 1936.
Il 15.10.1989 Mons. Giuseppe Casale, Arcivescovo di Foggia-Bovino presenziò ufficialmente alla riposizione dei resti mortali del Beato Antonio Lucci nell'artistico monumento, eretto in suo onore, opera dell'Arch. Tarcisio Musto.
Col Decreto della Congregazione per i Vescovi del 30.9.1986 la Diocesi passò a far parte dell' Arcidiocesi di Foggia-Bovino e il Duomo di Bovino divenne Concattedrale, restando sede del Capitolo dei Canonici.
Nel 1998 si è proceduto alla ricognizione delle reliquiedi S. Marco di Eca.