"I motivi che abbiamo di essere devoti della Madonna sono:

Maria è la più santa tra tutte le creature, Maria è la Madre di Dio, Maria è la Madre nostra"  

Con queste parole don Bosco testimoniava e promuoveva ai suoi ragazzi l'Amore e la devozione a Maria.

La data dell’8 Dicembre è una delle più attese in qualsiasi parrocchia del mondo. La Chiesa festeggia l’Immacolata Concezione, riflettendo sull’importanza della figura di Maria all’interno della storia dell’umanità e di come il suo sì, semplice e convinto, ha cambiato la vita di tutti noi. Negli oratori salesiani si ricorda anche un altro avvenimento molto importante, infatti 175 anni fa, precisamente l’8 dicembre 1841, in una chiesetta di Torino, San Giovanni Bosco, attraverso un semplice catechismo, dava vita all’oratorio.

La nostra comunità parrocchiale del Sacro Cuore è molto attenta a questa data e propone da sempre un calendario ricco di iniziative per meditare sulla figura di Maria e per festeggiare la nascita dell’oratorio salesiano. Anche quest’anno c’è stato un grande impegno da parte di tutta la comunità per fare  memoria e tesoro di questo anniversario. La comunità salesiana: don Gino, don Nicola, don Simone, il sig. Matteo, in questi giorni, attraverso il triduo in oratorio, e nei diversi momenti della vita dell'opera hanno accompagnato la comunità educativa pastorale alla preparazione della solennità dell’Immacolata. Dopo la preparazione, fatta di preghiera e riflessione, è arrivata, giovedì 8 dicembre, la tanto attesa festa; 

Il culmine della festa è stata la Santa Messa delle ore dieci, con una chiesa gremita di ragazzi e di famiglie riunite per celebrare con devozione la solennità liturgica di Maria. Verso mezzogiorno, tutti i presenti si sono presi per mano ed in cerchio, unendosi idealmente con tutti gli ambienti salesiani del mondo, hanno pregato insieme recitando " l'AVE Maria" ed hanno assistito alla rievocazione di un episodio fondamentale della vita di don Bosco: la nascita dell’oratorio.

Esattamente 175 anni fa l’incontro di don Bosco con un piccolo muratore di Asti, Bartolomeo Garelli, cambia la sua storia e gli apre le porte a quella che sarà la sua missione per tutte la vita: l’educazione dei giovani. Non succede nessun evento eclatante, ma un semplice catechismo che dimostra come quel prete di tanti anni fa prende a cuore la gioventù nella Torino dell’ottocento in continua trasformazione. Lui chiese alla Vergine Maria di proteggere quel ragazzo e anche noi, rievocando quell’evento, abbiamo voluto affidare il nostro oratorio, i nostri giovani e il nostro quartiere alle dolci braccia della nostra Madre Celeste. La festa è continuata in serata con l’Accademia Mariana  durante la quale, i ragazzi dell'oratorio  hanno espresso attraverso il canto, la devozione e l'amore alla Vergine Immacolata. A seguire, i partecipanti e il pubblico dell’Accademia si sono recati nel  cortile dell'oratorio per assistere all’accensione del grande falò, preparato dai giovani e dagli adulti dell’oratorio. Una tradizione per la città di Foggia, un evento atteso con gioia dai più piccoli, dal significato profondo di purificazione e segno di preparazione per la festa del Santo Natale. L’intera giornata, ricca di iniziative e di bei momenti, si è conclusa con un momento di festa con l'immancabile torta . E’ bello vedere come per i "figli di don Bosco", con il passare del tempo, le due feste: la solennità l'Immacolata e il compleanno dell'oratorio sono sempre più unite e  inscindibili;

Oggi come ieri sentiamo il bisogno di guardare a Maria come una maestra e una guida per la vita e a don Bosco come un santo che ha posto nelle mani di Maria la propria Vita e quelle dei suoi giovani.