PARROCCHIE

S. Antonio Abate

comune: San Marco in Lamis (zona: San Marco in Lamis)

Informazioni utili

Indirizzo: Corso Matteotti, 136
Telefono: 0882831148
Altri dati:

Parroco Moderatore: GIACOBBE don PIETRO
Vicario parrocchiale: RADATTI don MICHELE

Collaboratore Parrocchiale: PERRONE diac. LUCIANO

Orari Sante Messe

Feriale: 18:30
Prefestivo: 18:30
Festivo: 10:00
Note: Gli orari delle SS. Messe feriali e prefestive si riferiscono alla chiesa della SS.ma Annunziata

Scheda Storica

La Chiesa di S. Antonio Abate era ritenuta fondata dai Cavalieri di Malta nella seconda metà del secolo XVI e officiata da Religiosi, ma un frammento di iscrizione lapidea, scoperto durante i lavori eseguiti nella seconda metà di questo secolo e collocato sulla parete sinistra, appena si entra in Chiesa, riporta il nome di un certo Fra Jacopo, a cui si deve la costruzionedel tempio, e due date, 1408 e 1414, che, secondo l'opinione di studiosi locali, indicherebbero l'inizio e il termine della costruzione del tempio dedicato, fin dall'inizio, a S. Antonio Abate.
La forma e lo stile della chiesa antica erano tipiche dell'epoca.
Certamente, lungo i secoli successivi, subì sostanziali modifiche fino a giungere alla forma attuale.
La Chiesa, costruita extra moenia, fu ben presto circondatada nuove abitazioni.
Nel 1722, il Vescovo di Vieste, delegato dal Cardo Francesco Del Giudice, Abate nullius di S. Marco in Lamis, visitò la città e riscontròla necessità di smembrare il territorio della Chiesa abbaziale della SS. Annunziata per erigere in S.Antonio Abate una seconda Parrocchia, dato l'incremento abitativo e demografico della città.
Previo Regio Assenso del l 0.7.1723, la Chiesa di S.Antonio Abate fu eretta Parrocchia il 23.12.1724.
Dopo il canonico concorso, fu designato Parroco D. Crocinio De Carolis.
A sostentamento del Parroco, il Comune di S. Marco in Lamis assegnò in proprietà alla nuova Parrocchia due orti con relativi cespiti, fino a qualche tempo prima utilizzati come deposito di rifiuti.
Il 20.3.1862, assicurando al Parroco un congruo sostentamentopari alla rendita degli orti, il Comune si riappropriò degli orti per destinarli a suoli edificatori.
Nel 1864 la Chiesa fu chiusa perché inagibile e bisognosa di urgenti lavori di riparazione.
In quella circostanza si costituì una commissione fonnata dall'Arciprete D. Eugenio Moscarella, dal Can. D. Sebastiano Parisi, da D. Esco Paolo Tancredi, dal farmacista Dr. Giuseppe Giordano, dal Notaio Dr. Gabriele Durante e dal Dr. Giuseppe Tardio, che col contributo personale, con le offerte della Confraternita e del popolo e con prestito del Dr. Tardio dette finalmente inizio ai lavori, che durarono dal 1.8.1876 al 31.10.1878.
Il giorno dopo, Solennità di Tutti i Santi, la Chiesa fu benedetta e riaperta al culto.
Anche negli anni di ministero pastorale di Mons. Salvatore Bella, furono necessari lavori di restauro e la Chiesa fu riaperta qualche mese prima della Visita Pastorale del 1911.
Nel 1931 furono eseguiti altri lavori, risultanti urgenti dalla perizia firmata il 14.5.1930 dall'Ing. Pietro Ciavarella: riparazione del tetto e della volta cassettonata.
Con la riparazione del tetto, fu cambiata la volta e rifatta la facciata della Chiesa.
Il pittore L. Perrone decorò la Chiesa con artistici affreschi.
Nella relazione a firma dell'Ing. Vincenzo Tiani del 2.1.1954 fu riscontrata l'urgenza di altri lavori per eliminare infiltrazioni di umidità del sottosuolo, causa di danni al pavimento, alle pareti, alle lesene e alle comici, e per revisionare il tetto e i canali di gronda.
Per questi lavori, il Parroco D. Angelo Lombardi fece richiesta di fondi al Ministero delle OO.PP.,tramite la Commissione Pontificia per l'Arte Sacra.
I lavori furono eseguiti dal Genio Civile di Foggia e durarono dall'aprile 1961al 1964.
In quell'occasione furono riparati gli altari e realizzati il nuovo altare maggiore e la balaustra in marmo, il Battistero in pietra d'Apricena e marmo colorato, furono eliminate le nicchie lungo la navata, rinnovato l'impianto elettrico e di amplificazione, furono fatti ex novo la bussola d'ingresso, i banchi e i confessionali e, infine, fu acquistato l'organo elettrico.
Nel 1963 la Chiesa fu rinnovata negli affreschi ad opera del pittore L. Perrone.
Il 22.12.1964 Mons. Giuseppe Lenotti consacrò il nuovo altare maggiore.
Nel gennaio 1973, D. Angelo chiese ed ottenne da Mons. Lenotti l'autorizzazione a vendere 38 casupole, proprietà della Parrocchia, per poter col ricavato della vendita, salvo l'obbligo proveniente dai Legati, acquistare qualche immobile, nei pressi della Chiesa, da utilizzare come Canonica.
Nel 1975, con i fondi stanziati dallo Stato per danni sismici, furono eseguiti lavori di riparazione e furono rinforzate le strutture del tetto della Chiesa.
Si colse l'occasione per rifare il pavimento.
Nel 1977, su idea di D. Angelo, fu modificato il presbiterio, costruendo l' esedra con catino e arredando l'area presbiteriale di elementi suggeriti dalle nuove norme liturgiche: la mensa eucaristica, lasede del celebrante, il Ciborio, l' ambone e alcunemensole, tutti realizzati in pietra d'Apri cena dal mannista Michele Leone di S. Marco, su disegno dell'Arch. Saverio Ceddia, che progettò anche il pavimento del presbiterio in lastre di pietra bocciardata.
Il tutto fu possibile grazie alla generosità del Notaio Dr. Francesco Tardiò.
In quello stesso anno, anche col concorso generoso dei parrocchiani, fu installato l'impianto di riscaldamento per la Chiesa.
Qualche tempo dopo, sul limitare del transetto destro fu collocato il nuovo Battistero in ceramica, opera dell'artista Prof. Enzo Liberti.
Completati i lavori di trasformazione, l' esedra del presbiterio fu decorata con affreschi d'ispirazione moderna dal prof. Filippo Pirro, nel 1978.
Il 1.12.1984 D. Angelo fu autorizzato da Mons. Salvatore De Giorgi ad acquistare, senza oneri per la Diocesi e per la Parrocchia, l'immobile appartenente alle sorelle Luigia e Clelia De Theo, ubicato in Via G. Bruno 13, per destinarlo a Casa Canonica.
Previe autorizzazioni dell'Arcivescovo e della Prefettura di Foggia (22.4.1985), con atto Notar Giuliani del 26.6.1985 detto immobile passò in proprietà alla Parrocchia.
Nel novembre 1993, il nuovo Parroco D. Pietro Giacobbe, grazie al concorso generoso dei fedeli,fece installare la nuova centrale termica per il riscaldamento della Chiesa.
Fin dall' anno della sua fondazione, 1722, ha sede in S. Antonio Abate la Confraternita di Maria SS. del Carmine, legalmente riconosciuta con Regio Assenso del 1759.