ARCIVESCOVO



Mons. Fortunato Maria Farina

emblema del vescovo Mons. Fortunato Maria Farina

Nacque a Baronissi (SA) 1'8.3.1881; studiò e si formò presso il Collegio dei Gesuiti.
Si laureò in Lettere all'Università di Napoli.
Fu ordinato Sacerdote il 18.9.1904.
A 38 anni fu eletto Vescovo di Troia e, già Amministratore Apostolico di Foggia, il 18.12.1924 la S. Sede gli affidò anche la Diocesi di Foggia, unita ad personam a quella di Troia.
Appena entrato ufficialmente a Foggia il 22.3.1926, fece restaurare la Cattedrale danneggiata da un fulmine.
Ancora nel 1926 organizzòil Congresso Francescano nella ricorrenza del7°Centenario della morte di S. Francesco.
Nel 1931, secondo centenario delle Apparizioni della Madonna dei Sette Veli, promosse la missione popolare per la città, predicata dai PP. Redentoristi.
In occasione dell'Anno Santo, nel 1933, organizzò e guidò il Pellegrinaggio a Roma.
Negli anni trenta promosse e animò col suo zelo e la collaborazione del suo segretario D. Michele Scotto l'istituzione di due Opere, quella di "S. Pietro Canisio", finalizzata alla preservazione della Fede Cattolica minacciata dalla propaganda protestante, e quella di "S. Francesco Regis", intesa a promuovere tante coppie, sposate solo civilmente, alla celebrazione del Sacramento del Matrimonio.
I numerosi laici impegnati in queste due attività si costituirono in Pia Unione "Gesù Redentore", che Mons. Farina riconobbe e approvò nel 1933, e volle dirigere spiritualmente.
Sempre nel 1933 richiamò a Foggia le Monache Redentoriste.
Nel 1937 consacrò la Città alla Vergine SS. Addolorata, anno centenario della miracolosa liberazione della città dal colera, attribuita, appunto, alla Vergine Addolorata, venerata nella Chiesa di S. Giovanni Battista.
Nel suo lungo ministero pastorale mostrò particolare cura per il Seminario (quello di Troia, dove venivano fonnati insieme i seminaristi delle due Diocesi) e la formazione del Clero.
Acquistò suoli edificabili per realizzare la costruzione di nuove Parrocchie.
Eresse nuove parrocchie e vicarie curate: S. Michele Arc., S. Anna (ex Vicaria della Madonna delle Grazie), S. Maria della Croce, S. Famiglia, S. Giuseppe a Cervaro, il Santuario dell'Incoronata, S. Maria Immacolata di Fatima a Segezia, mentre a S. Marco in Lamis eresse parrocchie S. Maria delle Grazie, S. Giuseppe e Immacolata di Lourdes a Borgo Celano.
Ebbe particolare cura dell'Azione Cattolica: molti soci furono spiritualmente fonnati da lui.
Nel 1937, per munificenza della N.D. Adele Anglisani, fu realizzato il "Piccolo Seminario", che Mons. Farina affidò alle Suore Oblate del S. Cuore.
Sul piano sociale, durante il suo ministero pastorale, furono realizzate a Foggia la Fond. Pia "M.G. Barone" e l'Ospedale Psichiatrico "Casa della Divina Provvidenza" e a S. Marco in L. l'Opera Pia Gravina".
Durante il periodo bellico, organizzò attività assistenziali per i foggiani sinistrati a causa dei bombardamenti e s'interessò alla ricostruzione della città.
Nell' Anno Santo del 1950 organizzò e guidò il Pellegrinaggio Diocesano a Roma.
Nel 1951, per ragioni di salute, rinunciò alla Diocesi di Troia e nel governo pastorale della Diocesi di Foggia fu coadiuvato da Mons. Giuseppe Amici.
Morì a Foggia il 20.2.1954, lasciando fama di santità.
Le sue spoglie mortali furono tumulate nella tomba monumentale, eretta nella navata della Cattedrale a sua venerata memoria.
Vivo è il ricordo di Mons. Farina particolarmente nei Sacerdoti anziani e in quanti fanno parte della S. Milizia, istituzione voluta e realizzata dal Ven. Presule per la vita comunitaria del Clero diocesano.