OMELIE

Se tu conoscessi il dono di Dio

Omelia di Mons. Ferretti del 23-10-2023

Omelia per la Solennita' dell'Anniversario della Dedicazione della Basilica Cattedrale di Foggia
Carissimi,
come la donna del Vangelo, stasera ci troviamo al pozzo di Samaria, dove Gesù ci aspetta, affaticati e assetati. Se una persona non può andare a Dio, è Dio che va a cercarla, perché nessuno può essere escluso dal suo amore. E’ bello pensare all’incontro di Gesù con la nostra Chiesa. Non vogliamo erigere barriere e starcene nel chiuso delle nostre abitudini. Rischieremmo di astenerci dall’amare. Gesù non teme di esporsi all’incontro con la Chiesa di Foggia - Bovino, anche se forse essa non vuole darle il proprio cuore, perché chiusa nell’urna della paura e dell’egoismo. Ma Gesù continua a offrire a tutti noi il confronto con lui sempre accogliente e disponibile. Egli dà senso ed è il senso della vita ecclesiale e sa che questa Chiesa, figura della Samaria infedele, cerca spesso di placare la sua sete attraverso vie sbagliate. Eppure la Dedicazione della Cattedrale ricorda che l’acqua donata da lui, anziché essere attinta dal pozzo, sale dal profondo dell’anima dove lo Spirito zampilla, divenendo maestro interiore.
Se tu conoscessi il dono di Dio. Sai tu, Chiesa di Foggia, di cosa hai veramente bisogno per essere bella e luminosa agli occhi del tuo Signore? Purtroppo, ti aggrappi al superfluo, per negarti il necessario.    
Hai bisogno di Dio, ma insieme hai paura di ammetterlo.       
Hai bisogno di tenerezza, però hai un volto indifferente.        
Hai bisogno di ascoltare e continui a parlare.    
Hai bisogno di libertà, eppure sei incatenata alle abitudini.    
Hai bisogno di sapienza e ti nutri di superficialità.       
Hai bisogno di fantasia e ti ostini a copiare da tutti.     
Hai bisogno di conversione e non fai altro che lamentarti degli altri.
Hai bisogno di esempi veri e corri dietro a impostori. 
Hai bisogno di Vangelo e continui a riempirti di formule e slogan.   
Hai bisogno di mistero e insegui il successo e i facili consensi.        
Hai bisogno di lanciarti nell’avventura e non abbandoni le sicurezze.         
Hai bisogno di moralità che non sia moralismo, di verità non dimezzate, di preghiera non devozionale, di spiritualità non di sentimentalismo, di fedeltà non di emozioni, di carità non di chiacchiere, di umiltà e non di discorsi sull’umiltà.        
Insomma hai bisogno di aver bisogno.    
Oggi, come la donna di Samaria, abbandoniamo la brocca, come fosse la vecchia vita e annunciamo di aver incontrato al pozzo un uomo che dice tutto quello che è nel nostro cuore. Bellissimo impegno per diventare sorgente e unico modo per dissetare la nostra sete. Diventarlo con il gesto e la parola, con l’accoglienza e il grido, con la preghiera e la giustizia, con l’ascolto e con il pianto. C’è Gesù che conosce cosa c’è nel cuore: c’è il bene più forte del male; c’è un lago di luce ed è la sua presenza in noi che diventa sorgente ora: credimi viene l’ora – ed è questa – in cui i veri adoratori adoreranno il Padre nello spirito e verità, cioè nello Spirito santo e in Gesù che è la verità.       
Dove, allora, andrò per adorare il Signore? Non su un monte, non nel tempio, ma in me, corpo di Cristo, tempio dello Spirito. Sono io il monte di Dio, il suo tempio e lui è la sorgente delle mie sorgenti.         
L’incontro umanissimo con Gesù trasformi questa Chiesa in una creatura nuova, rendendola testimone ed evangelizzatrice.            
Come per la Samaritane, testimoniare è innanzitutto raccontare la propria esperienza: qualcosa di decisivo è avvenuto nella nostra vita e ha provocato una conversione. Germogli nei nostri cuori il desiderio dell’incontro con Gesù. La fede nasce dall’ascolto. Dall’ascolto di Gesù può nascere la fede di tutti noi e dalla fede procede la conoscenza, dalla conoscenza l’amore: questo è l’evento cristiano, riassunto nell’incontro di due persone assetate l’uno dell’altra.
Chiesa di Foggia – Bovino, dammi una mano perché mi renda conto che ho bisogno di aver bisogno di Dio.

+ Vincenzo Pelvi
Arcivescovo