COMUNICATI STAMPA

L'ARCIVESCOVO MONS. TAMBURRINO INCONTRA I GIORNALISTI

Quando i giornalisti danno notizie che riguardano il mondo dei bambini, svolgono anche una funzione pedagogica, quasi una “tutorialità parentale”: così Mons. Tamburrino in occasione della festa di S. Francesco di Sales, patrono dei giornalisti.
(pubblicato il 29-01-2007)

Sabato 27 gennaio scorso l’Arcivescovo di Foggia-Bovino, Mons. Francesco Pio Tamburrino, ha incontrato i giornalisti per scambiare gli auguri in occasione del santo patrono, S. Francesco di Sales, e per gettare le basi di iniziative comuni per la Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali, in programma il 20 maggio prossimo. Nell’introdurre i lavori, il Direttore dell’Ufficio Comunicazioni sociali dell’Arcidiocesi, il giornalista Nino Abate, ha sottolineato le due sfide che legano il messaggio dello scorso anno e quello appena pubblicato da papa Benedetto XVI: la sfida informativa, fondata sull’etica dell’informazione e della comunicazione, e quella educativa, centrata soprattutto sull’influsso dei media sui bambini e sulle responsabilità che incombono sui genitori, sui docenti, sui media e sulle agenzie educative. “La vostra più che una professione è una missione -ha esordito l’Arcivescovo- perché comunicando trasmettete valori: vi vedo associati al ministero del servizio alla verità che passa attraverso la comunicazione”. Quest’anno il papa invita giornalisti e comunicatori a riflettere sul “rapporto tra bambini, media ed educazione considerato da due prospettive: la formazione dei bambini da parte dei media e la formazione dei bambini per rispondere in modo appropriato ai media” (Messaggio per la XVI Giornata Mondiale delle Comunicazioni 2007), per trovare indicazioni utili per una convivenza civile che miri alla qualità della vita, avendo come primo valore il rispetto della persona, e indichi alle giovani generazioni un “futuro della speranza”. “Conto sulla vostra simpatia, amicizia e qualità professionale per un dialogo necessario, pur nella diversità delle funzioni nella società moderna”, ha detto ancora mons. Tamburrino ai giornalisti presenti, che hanno espresso la loro disponibilità a confrontarsi su alcune necessità quali la contestualizzazione dell’informazione, la funzione pedagogica che talora il giornalista assume quando dà notizie che riguardano i bambini, la nuova Carta di Treviso per la tutela dei minori, l’impegno dei giornalisti cattolici, chiamati al difficile servizio della testimonianza cristiana.