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Conclusa la Visita Pastorale presso la Sacra Famiglia

Grande senso di partecipazione degli operatori pastorali della prima parrocchia visitata da mons. Tamburrino

(pubblicato il 21-01-2011)
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Tra i sorrisi dei parrocchiani più grandi e i calorosi abbracci di quelli più piccoli, sabato scorso, durante la Messa pomeridiana, si è conclusa la settimana di Visita Pastorale presso la parrocchia della Sacra Famiglia. Dall’altare l’affetto del nostro Arcivescovo arriva fin nel cuore di ogni parrocchiano presente e non solo, perché durante l’omelia mons. Tamburrino ha rivolto il proprio accorato pensiero anche agli assenti, a quei cristiani che vivono tiepidamente la fede. La Visita Pastorale, in questo senso, è stata l’occasione per svegliare dal torpore e dare un nuovo impulso alla vita cristiana del territorio.



Il Vescovo, durante l’omelia, ha tratteggiato una puntuale e profonda descrizione della comunità parrocchiale e del contesto sociale in cui è calata.  



Durante la Visita, il Presule ha avuto la possibilità di conoscere quasi tutti gli operatori pastorali della parrocchia, che gli hanno dimostrato “un positivo senso di partecipazione”. Per l’Arcivescovo rappresentano “la struttura portante della parrocchia e assicurano costantemente la vita pastorale quotidiana della comunità”.



Sul Gruppo Famiglia della parrocchia, mons. Tamburrino si esprime con parole cariche di entusiasmo: “Il gruppo ha iniziato un bel percorso di spiritualità che mira alla riscoperta del sacramento del matrimonio, ma anche a formare una realtà comunitaria ove ci si educa all’ascolto della Parola di Dio, dei fratelli, alla preghiera familiare, alla carità e alla testimonianza dei valori cristiani, soprattutto, del matrimonio”. Anche il Gruppo Giovani rappresenta una realtà positiva, per il Presule, che incoraggia sia le famiglie che i giovani ad impegnarsi per allargare e consolidare queste feconde esperienze ecclesiali. “È in questo gruppo che dovrebbero confluire quasi sistematicamente gli adolescenti e i giovani che hanno terminato l’educazione cristiana , perché non si crei uno stacco pericoloso dalla vita della parrocchia, proprio in quell’età dello sviluppo della personalità”, osserva il Vescovo e così prosegue: “per il futuro è necessario programmare la proposta pastorale dell’oratorio parrocchiale come delineato dalla recente Lettera Pastorale”.



Per quanto riguarda il Consiglio Pastorale parrocchiale, il nostro Arcivescovo spiega che è “una struttura essenziale per la partecipazione della comunità alla vita e alla proclamazione delle proposte pastorali”. “È qui, nel Consiglio Pastorale parrocchiale, che si stimola il senso della partecipazione e della solidarietà, della sinodalità, imparando a camminare insieme, a dialogare, ad esporre con libertà i propri pareri e ad accogliere le proposte degli altri, avendo di mira le esigenze e le urgenze della comunità. È nel Consiglio Pastorale parrocchiale che prende forma il volto missionario della parrocchia dove la luce della Parola, la vita liturgica e la testimonianza della carità si aprono all’orizzonte di tutti i membri della comunità parrocchiale e del territorio”. È fondamentale, dunque, aprirsi al territorio attraverso azioni di evangelizzazione. Dal questionario che il parroco ha compilato in occasione della Visita, infatti, è emerso che circa l’88% dei parrocchiani vive ai margini della comunità e proprio questi ultimi devono diventare i destinatari primari dell’azione missionaria della parrocchia.



Il nostro Arcivescovo, inoltre, ha raccontato, con parole cariche di affetto e dolcezza infinita, i tanti incontri avuti con i malati del territorio. Il Presule, infatti, ha visitato la casa famiglia “Il Ciclamino” del quartiere ed è stato ricevuto nelle case di alcuni malati della zona, che trovano nel parroco don Giovanni Lembo e nei suoi collaboratori un costante punto di riferimento e un sicuro sostegno spirituale.



In un passaggio successivo dell’omelia, mons. Tamburino, ha suggerito alla comunità parrocchiale di costituire un Gruppo Parrocchiale per la Liturgia, “ove non solo si assicuri la preparazione dello svolgimento accurato delle celebrazioni parrocchiali, ma si offra anche l’opportunità per una  formazione spirituale solidamente ancorata nella frequentazione sistematica della scrittura (…), che servirà anche come impulso, stimolo ad una vita cristiana più fortemente radicata nella Bibbia e nella Liturgia”. Il Vescovo, inoltre, ha sottolineato il pregevole lavoro svolto dalla parrocchia nel settore della carità ed ha suggerito, a questo proposito, di dar vita ad un centro di ascolto per rafforzare le azioni già in atto. In un altro passaggio del suo intervento, ha suggerito di “sviluppare i contatti con il Direttore della Cartiera per ottimizzare  (…) i locali della vecchia scuola. Un avvio di dialogo e un progetto embrionale sono stati oggetto di conversazione in questi giorni di Visita Pastorale”. Infine, ha ricordato con particolare commozione la popolazione del Borgo Tavernola che è in attesa di un luogo di culto e di vita comunitaria. Da parte dell’Arcivescovo e dell’Ufficio Tecnico Diocesano sono in corso, già da 2 anni, le opportune indagini per cui, come spiega il Prelato, in tempi brevi si potrebbe arrivare alla costruzione di un prefabbricato.



 



 



Monica Gigante