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Presentato il Dossier Caritas Migrantes

Cresce la popolazione straniera nella nostra città

(pubblicato il 03-03-2011)
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Sono poco meno di 20.000 gli stranieri residenti a Foggia e in provincia al 31 dicembre 2009. È questo il risultato del XX rapporto Caritas Migrantes presentato giovedì scorso alla Biblioteca Provinciale “La Magna Capitana” che ha fotografato la situazione presente in Italia nel nostro territorio. L’evento, organizzato da Caritas Diocesana e FrontieraTv, la web television dedicata ai temi dell’immigrazione e dell’intercultura, patrocinata dalla Provincia di Foggia ha visto la partecipazione di Franco Pittau, responsabile della redazione del Dossier Statistico 2010, che si soffermerà sulla lettura dei dati e sui processi di integrazione dei migranti nel tessuto socio-economico del nostro Paese e della Capitanata. “Sono cambiate molte cose da quando abbiamo iniziato nel 1990 – spiega Pittau – all’epoca parlavamo di circa 500.000 stranieri presenti su tutto il territorio nazionale, oggi, invece, il dato si è decuplicato. L’immigrazione è un fenomeno incontrovertibile e allo stesso tempo salutare per la nostra società, che ha bisogno di nuova linfa, visto che va incontro ad un progressivo e inesorabile invecchiamento”. Foggia è la seconda città in Puglia, dopo Bari. Aumenta la presenza degli stranieri, la maggior parte dei quali occupati in agricoltura, così come nascono anche più bambini. Fra i banchi di scuola siedono per la maggior parte bambini di nazionalità albanese, romeni, marocchini, cinesi e polacchi. “E’ importante conoscere il fenomeno – gli fa eco Mons. Filippo Tardio, intervenuto al posto dell’Arcivescovo Mons. Francesco Pio Tamburrino, impegnato alla CEI  - per offrire risposte più adeguate”. Sono più di 84mila i migranti residenti in Puglia e rappresentano il 2,1% della popolazione regionale. Tra le riflessioni più rilevanti segnalate nel Dossier, quelle relative all’aumento degli sbarchi (la Puglia risulta essere la prima mèta), e all’occupazione soprattutto nel settore dell’agricoltura: il 31,6% degli occupati in questo settore è migrante – come rileva l’Inail -  ed è impiegato in provincia di Foggia.  È l’oro rosso la maggiore fonte di attrattività per gli stagionali che arrivano dalle nostre parti, come rilevano anche altre organizzazioni umanitarie come “Medici Senza Frontiere”.  La Puglia, e Foggia non fa eccezione, non è tra le regioni più appetibili. Risulta, infatti, al 19° posto di questa speciale graduatoria che vede tra le prime posizioni le regioni del Nord: ciò è riconducibile non soltanto alla scarsa occupabilità stabile che il territorio è in grado di offrire, ma anche alla penuria di servizi resi disponibili per gli stranieri. Non mancano differenziazioni nel monte ore lavorativo e nel corrispettivo salariale, e ciò sicuramente influisce non poco. In Italia gli stranieri residenti – ovviamente il dato si riferisce a chi è regolarmente presente sul territorio – pagano in media più tasse rispetto ai servizi ricevuti. Ed è in aumento, purtroppo, anche un atteggiamento di indifferenza da parte degli italiani. Un dato è confortante. Cresce il numero di stranieri impegnati in attività di associazionismo, di volontariato culturale, soprattutto per favorire l’integrazione dei nuovi arrivati e per far conoscere culture e tradizioni lontani agli italiani, trovando così nuovi punti in comune. Un’azione preziosa di condivisione di obiettivi e prospettive per garantire una reale cittadinanza civile a tutti.



 



 



Enza Moscaritolo