ARCIVESCOVO



Mons. Vincenzo Pelvi

emblema del vescovo Mons. Vincenzo Pelvi

      

 

Vincenzo Pelvi è nato a Napoli l’11 agosto 1948.

Si è preparato al sacerdozio nel Seminario Arcivescovile “Alessio Ascalesi” e ha ricevuto l’ordinazione presbiterale il 18 aprile 1973, nella Cattedrale di Napoli, per le mani del Card. Corrado Ursi.

Ha frequentato la Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale, dove ha conseguito la licenza e il dottorato in Sacra Teologia, con una singolare ricerca sulla Teologia della Celebrazione. È stato vicario parrocchiale a Secondigliano e, successivamente, responsabile della formazione al Seminario Maggiore. È stato, per oltre un ventennio, dal 1974 al 1996, professore di Teologia dei Sacramenti, di Teologia Liturgica e Antropologia Teologica, nella Sezione “San Tommaso” della stessa Facoltà Teologica. Autore di varie pubblicazioni, ha partecipato a molte-plici convegni teologici.

Per la spiccata sensibilità pastorale, nel 1979, il Card. Corrado Ursi lo ha nominato Direttore dell’Ufficio Pastorale della Curia di Napoli, impegno ricoperto per otto anni, nel corso dei quali ha avviato l’attuazione degli orientamenti dello storico XXX Sinodo Diocesano, di cui è stato Segretario Generale.

Dal 1988 al 1996, il Card. Michele Giordano lo ha scelto come suo Vicario episcopale nella zona Nord di Napoli, realtà complessa e densamente popolata, comprendente cinque circoscrizioni cittadine (dalla Doganella a Miano, da San Pietro a Patierno a Secondigliano) e cinque comuni dell’hinterland (Afragola, Arzano, Casal-nuovo, Casavatore, Casoria).

Dal 1989 al 2000 è stato Segretario aggiunto della Conferenza Episcopale Campana. Assorbito in compiti ecclesiastici così impegnativi, Mons. Pelvi non ha mai smesso di dedicarsi all’attività pastorale diretta, collaborando in varie parrocchie e, soprattutto, curando, dal 1981, prima la formazione spirituale delle religiose come Consulente dell’USMI diocesana e poi avviando in Diocesi il cammino di preparazione per la consacrazione nell’Ordo Virginum. Giornalista pubblicista, è collaboratore dell’Osservatore Romano, di Avvenire e delle riviste: Asprenas, Consacrazione e Servizio, Januarius, Presbiteri, Rassegna di Teologia, L’Emanuele. Dal 1996 al 2002 ha diretto il Settimanale diocesano Nuova Stagione e dal 2006 al 2013 il trimestrale Bonus miles Christi.

Vicario Generale della Diocesi e Canonico del Capitolo Metropolitano, l’11 dicembre 1999 è stato nominato dal Santo Padre Giovanni Paolo II Ausiliare di Napoli e consacrato Vescovo il 5 febbraio 2000 dal Cardinale Michele Giordano. Benedetto XVI lo ha nominato Arcivescovo Ordinario Militare per l’Italia il 14 ottobre 2006. Papa Francesco lo ha chiamato a reggere l’Arcidiocesi di Foggia-Bovino l’11 ottobre 2014.

Papa Francesco ha accolto la rinuncia al servizio pastorale per raggiunti limiti di età il 18 novembre 2023 e lo nomina Amministratore Apostolico in attesa dell'ingresso del nuovo Arcivescovo Metropolita mons. Giorgio Ferretti.

Ecce mater tua (Gv 19,27)

Lo stemma di Sua Ecc.za mons. Vincenzo Pelvi è composto da uno scudo che contiene una croce astile a due braccia (per identificare il grado della dignità arcivescovile), posta verticalmente dietro lo scudo; un cappello prelatizio con cordoni a venti fiocchi, pendenti, dieci per ciascun lato, il tutto di colore verde; un cartiglio inferiore recante il motto episcopale.

La parte superiore dello scudo con il richiamo a Gesù (IHS), salvatore dell’uomo, è in rosso, colore che rievoca il mistero eucaristico e indica l’offerta totale di sé, cui è chiamato il vescovo che si consegna al popolo a lui affidato senza risparmiarsi, fino a consumare la propria vita. L’argento, che occupa la parte bassa dello scudo, è il simbolo della trasparenza, quindi della Verità e della Giustizia, virtù indispensabili a sostegno dello zelo del pastore, mentre la M, coronata in oro, ribadisce che modello della sua vita è la Vergine Santa, madre del Vangelo.

Le parole del motto episcopale tratte dal Vangelo di Giovanni: “Ecce Mater tua” (19,27), riprendono il testamento di Gesù in Croce. La Madre è donata ai discepoli di tutti i tempi.         

La Vergine prende dimora nel cuore del Vescovo per custodire la sua vita di maestro, santificatore e guida del popolo di Dio.