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Giacinto Barone presidente dell'Azione Cattolica diocesana

L’Arcivescovo mons. Tamburrino ha confermato alla guida dell’A.C. il sig. Giacinto Barone, già Presidente nel triennio precedente

(pubblicato il 02-04-2011)
Immagine di Giacinto Barone presidente dell'Azione Cattolica diocesana




L’Arcivescovo Francesco Pio Tamburrino ha confermato alla guida dell’Azione Cattolica della Diocesi di Foggia- Bovino, per il prossimo triennio, il sig. Giacinto Barone, già Presidente nel triennio precedente. Barone 57 anni, sposato con Maria Rosaria e padre di due figlie: Ilaria e Viviana, impiegato presso il Comune di Foggia. Nell’apprendere la notizia, Giacinto Barone ha ringraziato l’Arcivescovo Tamburrino per la fiducia accordata e per la cura con cui segue la vita associativa. Con la nomina di Giacinto Barone si conclude l’iter assembleare culminato con l’elezione del nuovo Consiglio diocesano che dovrà, ora, nominare i vari responsabili dell’associazione. Barone ha dichiarato che l’impegno di ogni socio di Azione Cattolica è quello “di essere presenti nella Chiesa e nel mondo, con il carisma e la peculiarità dei laici; ci impegniamo ad essere ponte fra il mondo, fra questo nostro territorio problematico che è in Foggia-Bovino, attraversato e segnato da tante fragilità, e una Chiesa che è chiamata, in maniera sempre più urgente, a rispondere a istanze pressanti e non più procrastinabili. Ciò significa che il laico di Azione Cattolica deve essere immerso nella vita sociale della propria città, sapere i luoghi della partecipazione e collaborare con le istituzioni locali affinché possa dare un contributo concreto alla crescita e allo sviluppo integrale dell’uomo”.  Barone ha sottolineato le nuove sfide dell’associazione diocesana che sono state tracciate dall’Arcivescovo Tamburrino nella sua ultima lettera pastorale: “Seguendo l'ispirazione del nostro Arcivescovo, vecchie  nuove povertà attraversano e pongono quesiti impellenti ai cristiani di Foggia-Bovino. Non possiamo non pensare al fenomeno dell'immigrazione e della tratta degli immigrati, al fenomeno delle dipendenze (da droga, alcol, gioco di azzardo, la dipendenza dal computer e dai social network già nella fanciullezza) in continuo aumento, al disagio giovanile, alla solitudine e alla fragilità degli anziani e dei diversamente abili. Sono urgenze che ci interrogano; sono nodi, con cui noi laici di AC dobbiamo confrontarci, consapevoli che solo un'azione organica, coordinata con le istituzioni, con la Caritas e con gli altri movimenti, può contribuire ad alleviare e risolvere.