La scorsa domenica si è svolta la 6ª Marcia Eucaristica, organizzata dall’Ufficio Catechistico Diocesano, guidato da Mons. Vincenzo Identi, alla quale hanno partecipato i ragazzi del cammino di iniziazione cristiana che quest’anno riceveranno il sacramento dell’Eucaristia.

Il tema della marcia di quest’anno, che ha voluto richiamare quello della Diocesi, è stato la carità.

In un tiepido pomeriggio di aprile quasi mille ragazzi, accompagnati da altrettanti adulti, hanno marciato per le vie della città con striscioni e cartelloni, portando con gioia l’annuncio che Gesù è il centro della nostra vita e regalando sorrisi, urla e canti a quanti incuriositi si sono affacciati lungo le strade del percorso.

Il lungo corteo, aperto con lo striscione dell’Ufficio Catechistico che riportava la scritta “Siate misericordiosi come il Padre Vostro” (tema del Convegno Diocesano appena concluso con la partecipazione di molte parrocchie della Diocesi), è partito da piazza Sant’Eligio e si è concluso dinanzi alla parrocchia dello Spirito Santo, dove don Vincenzo, alla presenza del nostro Arcivescovo Mons. Francesco Pio Tamburrino, ha introdotto i ragazzi della parrocchia di San Giuseppe di S. Marco in Lamis che hanno drammatizzato la parabola del buon samaritano. Questa, narrando il gesto di un uomo che si è fatto prossimo per un suo fratello percosso e derubato, racchiude al meglio il senso della carità, perno di questo anno pastorale.

A conclusione di questo profondo momento di aggregazione per i ragazzi e le loro famiglie Mons. Tamburrino, acclamato a gran voce da tutti i presenti, ha espresso gli auguri per i ragazzi che incontreranno presto Gesù vivo nel sacramento dell’Eucaristia, ricordando loro che questo traguardo non è che l’inizio della vita, vissuta in parrocchia nelle celebrazioni e nei vari momenti da condividere.

Con la benedizione finale, il nostro Arcivescovo, promettendo di incontrare i ragazzi in occasione della Visita Pastorale, ha ricordato loro di andare a trovare i nonni, che hanno tanto bisogno di una  carezza.

Michela Rizzi