INTERVENTI

Un incontro di sguardi

Messaggio dell'Arcivescovo all'U.A.L.

(pubblicato il 25-11-2021)
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In un pomeriggio assolato e silenzioso, con don Francesco, Guglielmo, Vincenzo e i ragazzi del nostro Seminario diocesano, mi sono recato alla famiglia U.A.L. per far sentire agli ospiti della casa vicinanza e tenerezza.        



La pandemia è stata una tempesta inaspettata, che ha messo a dura prova ammalati e anziani, desiderosi di abbracci e visite, ancora oggi non possibili. Abbiamo avvertito nel cuore la gioia di manifestare all’esterno della struttura, con la nostra visita, familiarità e amicizia e ricordare che il Signore è vicino in ogni età della vita. Come ricorda Papa Francesco, Egli non va mai in pensione. Abbiamo avvertito di essere come invisibili angeli di consolazione, accompagnati dalla Vergine di Lourdes, madre, sorella e discepola di Gesù compassionevole. Pregando all’ingresso della struttura, come sul sagrato di una chiesa, a Maria abbiamo affidato il nostro sorriso e le nostre carezze per gli ospiti. Si avvertiva tanta pace nel cuore, consapevoli che i gesti semplici e veri fanno compagnia, portano su, ristabiliscono la salute e alleviano la sofferenza.



All’U.A.L. la tenerezza è la chiave della dolcezza reciproca ed è anche una medicina preziosa per il benessere dei malati e la serenità dei loro familiari. Tutto questo trasforma il volontariato da una forma di gratificazione soggettiva in una premurosa missione per umanizzare, con il Vangelo della carità, una città distratta, che troppo spesso lascia ai margini le persone più deboli, interessandosi solo di chi risponde a criteri di efficienza e guadagno.



Cari amici dell’U.A.L. non rassegniamoci, ma sogniamo; non scoraggiamoci, ma rischiamo; non serviamo i potenti, ma i fragili; ricordiamo che la sofferenza protegge il mondo. In questo è di esempio lo spirito sacerdotale di don Luigi, la collaborazione del Consiglio e di tutti i collaboratori che stanno trasformando l’U.A.L. in un crocevia provvidenziale di mille relazioni cordiali e serene. Un grazie riconoscente alla generosità della dottoressa Marisa Cavaliere, per l’instancabile e intelligente sollecitudine, per il qualificato servizio sempre collocato nello spazio della gratuità e per quelle scelte coraggiose nel realizzare una sintonia tanto coinvolgente, da non lasciare nulla all’improvvisazione.



Che il Signore ci benedica.



† Vincenzo Pelvi

Arcivescovo