PARROCCHIE

Maria SS. Assunta

comune: Panni (zona: Bovino)

Informazioni utili

Parroco: Don Domenico Guida
Indirizzo: Largo Mons. Senerchia
Altri dati:

Parroco: GUIDA don DOMENICO

Orari Sante Messe

Feriale: 18:30
Prefestivo: 18:30
Festivo: 11:00 18:30
Note:

Scheda Storica

FeL'antica piccola Chiesa madre di Panni si fa risalire alla fine del XI secolo e fin d'allora era dedicata alla Madonna Assunta.
Data l'esistenza del borgo, abitato da pastori in tempi più remoti, si deve ipotizzare che già alla fine del VI e l'inizio del VII secolo, quando Panni era territorio della Diocesi di Bovino, esistesse un luogo di culto, probabilmente dedicato al Martire S. Costanzo, tuttora venerato come Patrono di Panni.
Successivamente, con l'espansione del borgo, fu eretta una chiesa più ampia, sull'area della precedente, risalente alla fine del XI secolo, dedicata a S. Maria Assunta.
Era chiesa monoaulare, orientata verso Nord, con campanile a sinistra.
Per aver subìto danni sismici, fu più volte riparata e restaurata, finché fu abbattuta nella prima metà del secolo scorso, per costruirne una più grande e più sicura.
A costruirla fu un certo Petrosillo da Foggia, che iniziò i lavori nel 1830 su commissione della Confraternita e del Comune di Panni.
Il costruttore si ispirò, per il disegno, alla Cattedrale di Troia, ma per lo stile seguì quello dell' epoca, arricchendo di stucchi decorativi le leggere volte a crociera.
Come materiale per la costruzione furono utilizzate le pietre della chiesa abbattuta, del castello e quelle del luogo.
La nuova chiesa fu portata a termine nel 1842 (secondo altre fonti, nel 1847)e costò 14.000ducati.
Fu orientata verso Est; ha tre navate con tre ingressi, due secondari e uno principale.
A completamento dell' opera fu eretto il campanile a quattro piani.
Gravi lesioni e cadute di stucchi, provocate dai terremoti del 1930 e del 1962, suggerirono al Parroco D. Antonio Longo la demolizione di tutta la struttura interna della chiesa, salvi i muri perimetralie le cappelle laterali.
Il contratto di appalto dei lavori tra l'Impresa Marseglia Mariano di Orta Nova e la Curia Vescovile di Bovino fu stipulato il 20.2.1972.
I lavori di demolizione, iniziati subito, furono sospesi nel periodo invernale del 1972 e del 1973 e portati a termine nel maggio 1976.
All'Impresa Marseglia subentrò quella dei F.lli Botticelli di Accadia, sotto la direzione dell'Ing. Giuseppe De Rosa.
I lavori di costruzione ripresero nel 1980 e furono portati a termine nel 1985 e la chiesa fu inaugurata il 12.10.1985.
L'attuale Chiesa è ugualmente a tre navate ma la struttura interna è stata realizzata secondo i moderni canoni di costruzione.
Si presenta un po' spoglia, bisognosa di ulteriore definizione all'interno.
Il campanile è ridotto in altezza per ovvie ragioni statiche e sismiche.
Il tutto fu realizzato con i fondi dello Stato.
Dell' antichissima chiesetta restano come reperti: la statua marmorea della Madonna di Loreto, collocata sul fondo della navata destra, probabile dono del Conte di Loretello, una teca d'argento conreliquia di S. Costanzo, autenticata dal Vescovo di Bovino, Beato Antonio Lucci, la pila di pietra grigia-cinerea, elemento del battistero realizzato nel 1586.
Il coro e il pulpito in legno noce massiccio, realizzati rispettivamente nel 1855 da Verricchio Michele da Foggia (il coro) e nel 1865 da Amorosi Luigi da Apice (il pulpito), sono andati distrutti durante il periodo della demolizione della chiesa.
La canonica è di recente costruzione, realizzata alrusticodall'Impresa Marseglia Mariano, con i fondi delloStato, su progetto dell'Ing. Leonardo Carrillo.
I lavori durarono dal 1970 al novembre 1972.
È proprietà della Parrocchia.
Consegnata al rustico, fu da D.Michele De Michele portata a parziale completamento e, in seguito, resa tutta agibile da D. Antonio Saraceno.
Il 24.6.1998, nei locali una volta adibiti per le associazioni di Azione Cattolica, è stata ricavata la Cappella dell' Adorazione, curata dall' Arch. Michele De Cotiis e affidata all'impresa Potenza di Apricena.
Per realizzare la cappella hanno concorso i fedeli di Panni con le loro generose offerte.