INTERVENTI

Amate questa Chiesa

Saluto introduttivo per la pubblicazione della nomina del Rev. GIORGIO FERRETTI Arcivescovo Metropolita eletto di Foggia-Bovino

(pubblicato il 18-11-2023)
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"Egli, alzati gli occhi verso i suoi discepoli, diceva: «Beati voi, poveri, perché vostro è il regno di Dio. Beati voi, che ora avete fame, perché sarete saziati. Beati voi, che ora piangete, perché riderete. Beati voi, quando gli uomini vi odieranno e quando vi metteranno al bando e vi insulteranno e disprezzeranno il vostro nome come infame, a causa del Figlio dell'uomo. Rallegratevi in quel giorno ed esultate perché, ecco, la vostra ricompensa è grande nel cielo. Allo stesso modo infatti agivano i loro padri con i profeti. Ma guai a voi, ricchi, perché avete già ricevuto la vostra consolazione. Guai a voi, che ora siete sazi, perché avrete fame. Guai a voi, che ora ridete, perché sarete nel dolore e piangerete. Guai, quando tutti gli uomini diranno bene di voi. Allo stesso modo infatti agivano i loro padri con i falsi profeti". (Lc 6,20-26)



L’evangelista Luca, a conclusione del discorso sulle beatitudini, afferma: guai quando tutti gli uomini diranno bene di voi (cf. Lc 6,26). Il severo ammonimento di Gesù libera dal desiderio di ricevere applausi, onorificenze e riconoscimenti. Mi sovviene, perciò, questo simile pensiero, ma non vorrei oscurare la gentilezza e l’amabilità della vostra presenza, in vista della conclusione del mio servizio pastorale a Foggia-Bovino.



A Papa Francesco il nostro filiale affetto e la profonda riconoscenza della Diocesi.



Non temete che voglia abbandonarvi…non posso nemmeno lontanamente pensare di dimenticare questa gloriosa Chiesa e il suo territorio. Non vi abbandonerò mai nel fondo del mio cuore. Ciò vuol dire: vi porterò con me, dovunque andrò. E voi amate questa Chiesa, custodite ciò che si è costruito nel bene e cercate il suo futuro nella forza dei deboli, nelle lacrime dei sofferenti, nella speranza dei poveri che sono i preferiti di Dio.



Assicuro la mia preghiera quotidiana, certo che continuerò ad interessarmi con affetto e trepidazione, anche da lontano. La vera gioia non è l’assenza degli uomini, ma la presenza di Dio. Non dimentichiamo che Gesù si incontra nella solitudine, che è la fede. Confidiamo nella Provvidenza, mano nella mano della piccola Teresa del Bambino Gesù, che dalla missione di Maputo ci dona don Giorgio, fratello, amico e padre e che sarà tra noi dopo le celebrazioni natalizie.