PARROCCHIE

S. Bernardino

comune: San Marco in Lamis (zona: San Marco in Lamis)

Informazioni utili

Indirizzo: Corso Giannone
Telefono: 0882831288
Altri dati:

Parroco: FERRO don MATTEO
Vicario parrocchiale: LA PORTA don MICHELE

Collaboratore Parrocchiale: TENACE diac. ANTONIO

Orari Sante Messe

Feriale: 18:30
Prefestivo: 18:30
Festivo: 10:00 18:30
Note:

Scheda Storica

Notizie storiche
Non esistono documenti circa la data di fondazione dell’antica chiesa, ma è presumibile che la sua erezione risalga alla fine del ’700, epoca in cui si verificavano nuovi insediamenti nella zona ovest periferica della città. L’edificio sacro, come è possibile riscontrare ancora oggi, fu adattamento a luogo di culto di private abitazioni, fortemente voluto dagli stessi fedeli per assicurasi l’assistenza spirituale. Il Vicario Generale Capitolare, Can. Carlo De Carolis, ravvisò la necessità di erigere in esso la Vicaria curata dipendente dalla Chiesa della Collegiata. Infatti, sia il Capitolo della Collegiata che l’Amministrazione Comunale furono d’accordo di erigere la chiesetta di S. Bernardino a Vicaria curata e chiesero regio assenso a Ferdinando IV di Borbone, che lo concesse nel 1804 con due clausole: S. Bernardino doveva considerarsi vicaria curata della Collegiata e la nomina del vicario curato doveva essere fatta dal Capitolo.
È certo che, in attesa del regio assenso, in S. Bernardino già dal 1802 venivano amministrati i Sacramenti: il 30.6.1802 fu annotato il primo battesimo nel registro dei battezzati.
Nel 1823 il Vescovo Palmieri dette riconoscimento canonico alla Congrega di S. Maria, sorta per iniziativa di un devoto della Madonna, certo Nunziante Nido (Nedo), stabilendone la sede nella chiesetta di S. Bernardino; al riconoscimento canonico seguì il regio assenso del 24.2.1824.
Nell’Archivio di Stato di Foggia ci sono documenti che dimostrano che in S. Bernardino svolgevano le loro attività altre confraternite: Purgatorio, S. Maria del Trionfo o S. Maria Maddalena, fino alla vigilia della prima guerra mondiale.
Nel 1885-86 sul lato destro della navata fu aperto un vano o cappella, ricavata da una casa adiacente acquistata. Ancor prima, un piccolo vano a pianterreno, anch’esso acquistato, fu utilizzato come sacrestia, sulla quale vi era una casa chiamata “celletta”.
Verso il 1920 con le offerte dei fedeli fu possibile rifare in marmo l’altare maggiore e nel 1926 il Parroco D. Michele Tancredi, a proprie spese, fece rifare il tetto, l’intonaco alla facciata esterna a Nord e altre riparazioni interne.
Nel 1934, dopo i Patti Lateranensi del 1929, la Vicaria Curata divenne Parrocchia S. Bernardino.
Durante tutti gli anni di ministero pastorale di D. Michele Tancredi, le attività catechistiche e di associazioni furono svolte in situazione di estremo disagio per l’angustia della chiesa e per la mancanza di locali.
Il 1° marzo 1967 fu nominato Parroco di S. Bernardino D. Matteo Nardella, che deciso a dare una soluzione radicale allo stato di disagio… pastorale, d’intesa con Mons. G. Lenotti, inoltrò domanda al Ministero delle OO.PP. per ottenere i fondi necessari per la costruzione di un nuovo complesso parrocchiale disegnato dagli Architetti Gelindo Giacomello e Orio Trevisan di Verona. Mentre venivano espletate tutte le pratiche relative all’approvazione del progetto e alle autorizzazioni richieste per la nuova costruzione, D. Matteo provvedeva a liberare il suolo individuato a pochi metri dall’antica chiesa, sul lato opposto della strada, facendo permute e acquisti delle abitazioni occupanti detto suolo. Assicurati i finanziamenti con mutuo contratto con la Cassa Depositi e Prestiti e sgombrato il suolo con la demolizione delle case, nel 1970 iniziarono i lavori affidati all’Impresa Caterino Domenico di Foggia sotto la direzione dell’Ing. Nicola Danza. Presiedette alla posa della prima pietra Mons. G. Lenotti.
I lavori durarono più del tempo previsto sia per ragioni tecniche sia per insufficienza di fondi, a cui si dovette ovviare, stornando somme impegnate per la costruzione della Canonica della Chiesa B.M.V. del Rosario di Foggia.
Il 29.9.1973 Mons. Lenotti col rito solenne della benedizione aprì al culto la nuova Chiesa, partecipi il Parroco, il Clero locale e le Autorità e numerosa folla di fedeli.
In previsione di eventuali spese eccedenti a quanto stabilito per la costruzione del complesso parrocchiale e di quelle indispensabili al completamento delle strutture interne del tempio e all’acquisto dell’arredamento, Mons. Lenotti fin dal 1966 autorizzò, salvo l’obbligo di soddisfare agli oneri dei Legati, la vendita di case di proprietà della Parrocchia. Ancora il 10.4.1975 Mons. Lenotti autorizzò D. Matteo Nardella a vendere 13 casupole per far fronte al debito residuo contratto per la costruzione della Chiesa.
È doveroso ricordare che, aldilà del mutuo contratto e del ricavato dalla vendita degli immobili, vi fu il personale contributo del Parroco D. Matteo Nardella e il concorso generoso della Confraternita di S. Maria Bambina e dei fedeli, tuttora impegnati (e lo saranno fino al 2004) a versare la rata annuale stabilita dalla Cassa Depositi e Prestiti per il mutuo contratto. L’impianto di riscaldamento fu realizzato nel 1974 dalla Ditta Michele Lo Mele di S. Giovanni Rotondo.
Il 13.2.1976 muore D. Matteo Nardella. Onorò la dignità sacerdotale con una vita esemplare, caratterizzata dalla ‘passione’ per le anime e dallo zelo per la Casa di Dio: il nuovo complesso parrocchiale, che ebbe la gioia di vedere inaugurato, richiese le sue migliori energie e l’impiego di mezzi economici propri e dei più stretti familiari. Nel dialogo pastorale con i giovani e adolescenti di S.Marco era facile cogliere la sua gioia di essere prete. Numerosi furono i ragazzi e i giovani orientati da lui al Seminario e da lui sostenuti anche economicamente, durante gli anni di formazione. Cordiale e fraterno il suo rapporto con il Clero locale e diocesano. Certamente, particolare affetto e stima nutrì per D. Matteo Mons. Lenotti, che nel 1974 gli ottenne il titolo di Monsignore Cappellano di Sua Santità.
I parrocchiani di S. Bernardino col Parroco D. Gaetano Marcheggiano dedicarono un busto in marmo collocato nella “sua” Chiesa a perenne ricordo. Anche l’Amministrazione civica ha inteso ricordarlo dedicandogli una strada cittadina e, ultimamente, nella ricorrenza del 22° anniversario della morte, è stata intitolata a lui una Scuola materna.
Dal 1° Aprile del 1976 la Parrocchia fu affidata a D. Gaetano Marcheggiano, scelto da Mons. Lenotti per dare continuità al lavoro pastorale avviato da D.Matteo.